Il termine “Impotenza erettile” è caduto in disuso da anni per essere sostituito col termine più appropriato “disfunzione erettile” o “deficit erettile”. Trovo corretto questo cambio di terminologia in quanto impotente è un termine con una connotazione negativa e soprattutto ha preso piede comune come offesa di mancanza di virilità e di non essere un Uomo, facilitando un processo di identificazione dell’uomo nella sua problematica: “sono impotente!”.
Un uomo che ha delle difficoltà di mantenere l’erezione o con un’erezione debole non deve essere discriminato o sentirsi minorato rispetto alla credenza che vuole sempre un uomo pronto e con una gran bella erezione ad ogni messaggio corporeo femminile o alla sola vista della donna.
“Sei un impotente” è un’affermazione offensiva alla persona in quanto una parte di te è in difficoltà, non tutto te stesso. Allo stesso modo dire “sono un impotente” è sbagliato in quanto non sei del tutto impotente, ma una parte di te ha una difficoltà. In poche parole: “non identificarti con l’impotenza”.
*La nuova dicitura “disfunzione erettile” è più indicata in quanto una parte di te ha una difficoltà a raggiungere un’erezione sufficiente per la penetrazione. Anche qui dobbiamo fare una precisazione: la cultura sessuale ed in particolare la pornografia e le strabilianti prestazioni degli amici nelle loro spacconate hanno creato un mito difficilmente raggiungibile.
È normale che capiti di perdere l’erezione sia parziale che totale: non siamo macchine del sesso a comando. Sono molti i fattori che entrano in causa. Avere un’erezione parziale, barzotto per intenderci, può essere sufficiente per iniziare a fare l’amore. Credimi quando ti dico che se non ci metti la testa coi pensieri più nefasti il tuo pene può ritrovare il suo vigore naturale sentendo il calore della vagina o della sua bocca.
I problemi di erezione sono dovuti, in molti casi, da uno stato emotivo che blocca le sensazioni del corpo: se vivi questa condizione saprai riconoscerti in queste parole. Senti il tuo corpo freddo e anestetizzato al piacere; lei può toccarti e provocarti, praticarti sesso orale, ma il tuo pene non risponde. Senti che manca il calore e che sei freddo ed insensibile nell’area genitale e nel tuo corpo, anche se la testa vuole fare sesso?
Cosa può causare disfunzione erettile? A quale età si diventa impotenti?
Le cause sono di svariata natura ed il web è pieno d’informazioni medico/scientifiche sulle cause. Uno stile di vita poco sano e troppo sedentario, l’alimentazione, l’uso di farmaci o psicofarmaci, infortuni traumatici (anche nello sport), eccesso di km in sella ad una bici o un fallo di gioco a calcio o nel rugby per esempio.
Esclusi danni fisici o problemi fisiologici, nella maggior parte dei casi l’origine è di natura psicologica ed emotiva con radici nell’infanzia o nelle primissime esperienze sessuali (i primi approcci al sesso sono determinanti), la cultura sessuale, la cultura religiosa coi suoi limiti e condizionamenti, le credenze, i giudizi altrui e personali sono cause che possono comportare una difficoltà di erezione debole o scarsa erezione.
Uno dei grandi imputati della difficoltà erettile è la pornografia la quale ha creato miti, leggende e comparazioni del tutto fuorvianti per uomini normali e normodotati. Il primo passo fondamentale per uscire dalla mancanza di erezione è eliminare la pornografia dalla propria vita. Nei miei incontri con gli uomini capisco chi ce la farà o meno da quanto un uomo è determinato nel compiere questo passo eliminando ogni riferimento pornografico, anche nelle condivisioni in chat che si ricevono dagli amici.
I contenuti pornografici sono ovunque con accesso senza limiti sin dai più giovani. Quindi, nella psiche di un adolescente può innescarsi, sin dalla giovane età, un meccanismo di paragone: di non essere come gli attori, di non avere esperienza e quindi di manifestare i primi sintomi di deficit erettile sin dall’inizio. L’esperienza negativa nei primi incontri sessuali sarà determinante.
Anche negli adulti possono capitare situazioni di perdita di erezione o di scarsa erezione per i motivi sopraelencati o per lo stress che vive in un determinato periodo. Se è occasionale, un evento ogni tanto, non c’è nulla di allarmante. Più si va avanti con l’età e maggiori possono essere le occasioni di perdita d’erezione; anche se può sembrare una evoluzione naturale la visita dall’andrologo è sempre consigliata almeno sopra i 40 anni. Nei miei incontri individuali cerco di farmi un’idea del livello di stress per capire meglio la situazione in quanto il lavoro, la famiglia, la relazione, i soldi e la salute sono tutti elementi che in un uomo adulto sono fonti di stress, pensieri e preoccupazioni che anestetizzano il piacere sessuale.
Come si comporta un uomo impotente?
“Ho evitato rapporti per la difficoltà di erezione; non creavo le circostanze per vergogna, quindi non ho mai avuto tanti rapporti e relazioni”.
Danilo M. 33 anni
I comportamenti più diffusi sono di fuga dalla disfunzione erettile cercando sempre soluzioni alternative ai rapporti sessuali. Sono molti gli uomini che raccontano di evitare le occasioni sessuali per non fare l’ennesima figuraccia. Oppure di non creare le circostanze che portino ad un incontro sessuale. Per i single questa modalità è molto diffusa, mentre per chi è in relazione le strategie di fuga possono essere le più disparate.
L’uomo con difficoltà erettile vive male l’incontro sessuale, l’intimità e la sessualità in genere. La tendenza è di verificare con una certa frequenza se tutto funziona utilizzando la pornografia per masturbarsi: questo alimenta la difficoltà di scarsa erezione perché si vanno ad aggiungere i danni che la pornografia comporta.
Egli, di solito, è molto bravo nel sesso orale, il cunnilingus, per dare piacere alla donna; sa che la sua scarsa turgidità non è sufficiente per dare piacere alla donna che desidera sentirlo dentro. Inoltre, farle raggiungere l’orgasmo coi preliminari manuali od orali gli genera un rilassamento immediato in quanto ha “garantito” almeno un orgasmo a lei e da quel momento può sentirsi rilassato ed iniziare a fare l’amore.
Altro comportamento è la perdita dell’iniziativa (sessualità maschile) nell’approccio sessuale; la donna spesso lamenta la mancanza di prendere l’iniziativa più che la difficoltà di erezione. Nell’uomo è comprensibile questo comportamento di evitamento dell’ennesima “umiliazione”; per la donna è frustrante non sentirsi cercata, desiderata e voluta dal partner che si ama. Quindi la soluzione, per il bene della relazione è prendersi la responsabilità di agire per trovare una soluzione.
I comportamenti di rabbia, frustrazione, confusione, inadeguatezza, fuga sono stancanti alla lunga e non comportano nulla di risolutivo per sé e né costruttivo per la coppia. In altre parole “si perde la capacità e la virilità di penetrare la vita”.
I rimedi farmacologici o naturali
La paura sale alimentata dalla mente coi suoi pensieri. Preso dallo sconforto si cercano rimedi che possano funzionare per non ripiombare nell’incubo dell’ennesima figuraccia. Il primo rimedio è quello di ammetterlo a te stesso e di rivolgerti ad un andrologo/urologo per i dovuti accertamenti. Ci sono rimedi farmacologici, ma la maggior parte degli uomini non vogliono vivere la dipendenza dalla pastiglia, nonostante dei reali risultati. La ricerca si sposta quindi su rimedi naturali e ce ne sono un lungo elenco che possono aiutarti a sentirti più sicuro e supportato: anche questi portano i loro effetti, ma ci vuole un po’ più di pazienza rispetto il farmaco. I rimedi naturali più consigliati sono la Maca, l’Ashwagandha, Tribulus Terrestris, Damiana.
Se desideri ricevere un elenco dettagliato in pdf riguardo la disfunzione erettile con le caratteristiche ed approfondimenti puoi inviarmi una mail che trovi nei contatti.
Come risolvere i problemi di erezione?
I rimedi, farmacologici o naturali, non risolvono la difficoltà alla sua radice, pertanto, il rimedio migliore che possa portare una risoluzione senza ricadute è di iniziare un percorso che indaghi sulle origini e che trovi le soluzioni più adatte a te.
Puoi scegliere tra uno psicologo sessuale, un sessuologo oppure trovare la tua strada con un operatore olistico specializzato, un counselor, un percorso di Tantra, o chi, come me, ha vissuto l’esperienza e l’ha superata. L’importante è muoversi in una direzione risolutiva e non nascondersi dietro ad un dito per vergogna o per cultura o pensando di poter risolvere da solo la difficoltà. Una terapia di aiuto ti porta ad un confronto che da solo eviteresti.
L’Ego Sessuale è il grande ostacolo che ti impedisce di rivolgerti a qualcuno di competente facendoti credere che la difficoltà si risolverà da sé o col tempo, o risolvendo i problemi al lavoro. Il lato peggiore dell’Ego Sessuale? Farti credere che il problema sia l’altra persona, che la difficoltà sia colpa dell’altra persona. La prova del 9 la puoi constatare semplicemente cambiando persona il risultato non cambia.
Gli esercizi di Kegel sono da sempre consigliatissimi per rinforzare tutta l’area genitale ed i muscoli coinvolti portando ad una erezione più vigorosa. Anche se il web è ricco di video su come praticarli è comunque sempre bene chiedere ad un esperto per farli bene e confrontarsi sui risultati. Inoltre, inizia a notare com’è il tuo corpo quando fai l’amore, se sei rigido e teso oppure rilassato, ma soprattutto se senti il tuo corpo poco sensibile al piacere come se fosse anestetizzato in particolar modo nell’area genitale e nel petto.
“Lei mi ha detto che è stanca e vuole avere un rapporto completo e soddisfacente!!!! Mi sono accorto che ho paura di perderla o peggio ancora che possa vere un’amante più bravo di me e la cosa mi fa impazzire”.
Andrea N. 39 anni
Il rischio più grande
Vuoi conoscere il rischio più grande della disfunzione erettile? Quello di perdere la relazione con la persona che ami o di non iniziare la relazione con una donna che ti piace e con la quale ti senti bene. È tua responsabilità risolvere al meglio la disfunzione che condiziona la qualità della vita.
Il rischio è anche quello di “sentirsi uomo a metà”, mai completo e mai realizzato. Non sentire quella virilità che ti fa muovere sicuro nella relazione, nella sessualità e nella vita. La sfera sessuale è fondamentale e noi uomini ne diamo una grande importanza: viverla nella difficoltà sessuale è perdersi una grossa fetta del piacere della vita e della propria crescita verso una parte migliore di sé stessi. Una parte che non trova realizzazione e un senso compiuto. Tutto questo si rifletterà nel lavoro, nella vita privata, nelle relazioni e anche nel denaro. Sono tutte realtà con energie che viaggiano parallelamente nella vita.
Infine, la persona che ami apprezzerà l’uomo che si assume la responsabilità di prendersi cura di se stesso e del benessere della relazione. In particolare, dal punto di vista della donna, lei vede un uomo che si assume la propria responsabilità prendendosi cura di se stesso e, di conseguenza, che ci tiene alla relazione. Diversamente, un uomo che si nasconde dietro a delle scuse è un uomo egoista, irresponsabile e che non ci tiene alla serenità della coppia e alla relazione.
Vedi anche: Come posso aiutarlo? e Come la vedo io nel percorso PulsOrgasmico