“Uso il porno come valvola di sfogo per lo stress e talvolta per la noia. Ormai non c’è più piacere nel masturbarmi col porno: nello stesso modo, nello stesso posto con lo stesso finale sempre più triste. Mi sento scarico e svuotato e con mia moglie ho difficoltà a fare l’amore”
La pornografia ha avuto un’evoluzione nei tempi determinando anche mode, stili, canoni di bellezza e modelli di corpo anticipando i tempi. Inoltre, ha dettato mode riguardo gusti e modi di fare l’amore amplificando quelle che sono fantasie per lo più maschili.
La pornografia è più che altro un’industria che genera tantissimo fatturato e milioni di click e visualizzazioni, anzi miliardi di click e miliardi di dollari. C’è una domanda in crescita costante e la pornografia risponde coi suoi contenuti: commercialmente nulla da obiettare in quanto funziona come qualsiasi altro settore industriale. Creare nuovi stili, nuove mode, nuovi modelli, nuove ambientazioni, nuovi giochi alimenta la produzione, il fatturato e soprattutto la dipendenza.
Il problema oggettivo della pornografia è che ha generato nel tempo un modello culturale sessuale in cui l’uomo è dominatore e la donna la parte dominata; l’uomo usa il corpo della donna come oggetto del proprio desiderio e delle proprie fantasie, mentre la donna è la controparte pronta e disponibile a soddisfarlo. La donna fa e subisce ciò che vuole l’uomo: questa cultura fa parte di una cultura maschilista più grande che si riflette nella vita di tutti i giorni. Si capisce che l’industria pornografica è maschile e maschilista in quanto le inquadrature sono per lo più concentrate sul fallo, sui genitali e con una visuale prospettica dell’uomo sulla donna.
Il filone che ha preso piede negli ultimi anni di una nuova pornografia al femminile racconta di un modo e uno stile diverso ed innovativo. Le scene cambiano in funzione del punto di vista del piacere della donna; si vedono meno primi piani sui genitali e più atti d’amore, sguardi d’intesa, gemiti di piacere e fantasie legate all’universo femminile. La storia ha più peso che non l’atto sessuale in sé, un po’ come accadeva nei vecchi film pornografici dove c’era tutta una storia che si articolava con scene di sesso.
L’importante è chiedersi: “quanto della tua fantasia è reale o quanto è condizionata da ciò che vedi nei video pornografici?”.
L’altra domanda da porsi è: “ti sei reso conto che la realtà dei video pornografici è alquanto distante dalla realtà che vivi sessualmente?”. Ovvero, se ti eccitano le orge che vedi nei video, le faresti veramente con la tua compagna? Faresti veramente scambio di coppie o vederla con qualcun altro? Quanto riesci ad applicare nella vita reale di ciò che vedi nei video? E soprattutto: credi che veramente la donna con cui vivi voglia quello che si vide nei video?
Se hai un po’ di esperienza e senso critico sai benissimo che sono realtà differenti che non rispecchiano la veridicità del rapporto sessuale, ma sono solo fantasie.Almeno il più delle volte.
Tornando all’uomo vediamo come la pornografia incide sulla nostra psiche e sulla nostra sessualità con relative conseguenze. Il primo punto da riconoscere che è una vera e propria droga, come tutte le altre. Ti prende nella dipendenza mentale facendoti “viaggiare” in fantasie poco realizzabili: non sei un pornoattore e la tua partner non è un’attrice. Il problema della “pornosessualità” è che il porno è il punto di riferimento principale per vivere la propria sessualità. In particolare nell’uomo il porno è diventato l’unico strumento “educativo” riguardo il sesso; non ci sono adulti che insegnano né la scuola educa al sesso (ciò che insegnano nelle scuole è prevenzione sessuale che non è educazione sessuale).
Gli uomini che seguo confidano di fare uso di pornografia per noia, per controllare se tutto funziona, per scaricare lo stress di una giornata o di un periodo, per trovare spunti e fantasie. Ci sono altri modi per scaricare la stanchezza, lo stress o la noia molto più salutari; ricorda che la pornografia attiva nel cervello le stesse sostanze di una droga affinché tu ne sia dipendente e torni ad alimentare l’industria pornografica.
Gli effetti della pornografia
La dipendenza crea nell’uomo un eccesso di dopamina, detta anche “ormone del piacere”. La dopamina determina l’eccitazione ed il tuo grado di eccitamento, o meglio ancora, la dopamina rafforza le sensazioni e i comportamenti piacevoli accendendo il desiderio di rifarle; con la pornografia il cervello ne genera talmente tanta da avere livelli troppo alti che non bastano quando ci si trova nella realtà la quale è più semplice di quella vista nei video. Di riflesso si ritorna al porno perché sembra essere più gratificante e piacevole creando esattamente quella dipendenza che alimenta l’industria uccidendo il rapporto fisico.
Nel rapporto sessuale si genera meno dopamina rispetto alla visione di contenuti pornografici e quindi il livello di eccitazione è più scarso rispetto a quello dei porno oppure si scarica facilmente. Questo spiega in parte la disfunzione erettile; gli uomini con questa difficoltà passano molto tempo davanti ai video pornografici semplicemente “per verificare se funziona o meno”. Peccato che poi nella realtà non generi abbastanza dopamina da avere una spontanea erezione.
Per chi soffre di eiaculazione precoce la pornografia è altrettanto dannosa. Oltre che per la dopamina in eccesso, le immagini sono talmente eccitanti, soprattutto nel cervello, che il corpo non regge la tensione sessuale ed esplode immediatamente. Tanta è la dopamina e l’eccitazione mentale che di fronte ad un corpo di donna il sistema va in sovraccarico e scatta l’eiaculazione precoce.
Il porno intorpidisce il desiderio poco alla volta sino a farlo diventare poco sensibile difronte ad un corpo reale. Il sesso è tutto nella mente, nelle immagini e nel cervello, quindi è distorto rispetto ad una realtà in carne e ossa. La verità è che la mente uccide il piacere nel corpo e quando il piacere nel corpo è scarso è più difficile mantenere l’erezione o controllare l’eiaculazione.
Ho sintetizzato nella maniera più semplice e pratica affinché sia evidente ciò che accade, ma il tema richiede più spazio di approfondimento e sia il web che gli articoli o libri ne parlano in maniera approfondita da un punto di vista medico e scientifico che non approfondirò in questo articolo.
Ti basta sapere che le immagini pornografiche insite nel tuo cervello ti “fregano” quando sei nella realtà.
Per capire gli effetti della pornografia su di te fermati un momento ed osservati. Noterai il tempo che hai buttato ed un senso di frustrazione quando hai finito. Senti di aver perso qualcosa, di non essere mai soddisfatto e mai realmente appagato. Se noti queste sensazioni in te allora puoi avere delle forti motivazioni per accantonare i video pornografici e tornare a vivere il vero piacere del sesso.
“Dall’ansia del prepartita mi scaricavo davanti a un video porno. Vedevo che c’era una bella differenza; sentivo l’energia mancare nelle gambe. Ho provato a non farlo più e le prestazioni sono cambiate. Anche al lavoro sono più carico e mi alzo prima dal letto”.
I rimedi
Il primo rimedio più potente è smettere con la pornografia, o per meglio dire la convinzione, l’obiettivo e la forza di volontà. Qui ci vuole tutto il tuo coraggio, la tua determinazione e forza di volontà di non digitare la ricerca sul web. Nessuno può aiutarti diversamente, a meno che non abbia un amico che ti chiuda in una baita di montagna senza telefono e connessione per qualche tempo. La parte difficile è non ricaderci in futuro.
Prova a non masturbarti coi video porno per 7-10 giorni e senti il tuo corpo come rinasce; ritrovi il vigore, una carica energetica, ti senti più positivo e brillante o lucido mentalmente. Hai voglia di fare più cose con molta meno stanchezza.
Contestualmente a questa scelta si possono fare delle pratiche per tornare a vivere il piacere del corpo, le sensazioni e l’eccitamento naturale portando la produzione di dopamina a livelli naturali. Il fallimento è dietro l’angolo così come la tentazione; in molti hanno riconosciuto di non farcela da soli e hanno chiesto aiuto a chi, come me, l’ha vissuto prima e ce l’ha fatta. Anche se la stragrande maggioranza non credere di avere una dipendenza e crede di farcela da solo, esci dalla massa e guarda la realtà dei fatti con tutte le sue conseguenze come descritto sopra.
Le terapie di aiuto sono importanti per trovare la giusta motivazione ed atteggiamento mentale per uscire dalla dipendenza pornografica e tornare a vivere al meglio la sessualità. Più di qualche uomo mi ha confidato di aver ottenuto ottimi risultati chiedendo aiuto alla moglie o fidanzata con idee e soluzioni originali.
Ho imparato con la mia esperienza di anni di lavoro con gli uomini che coloro i quali hanno superato le difficoltà sessuali sono coloro che hanno abbandonato la pornografia: questa è la pietra miliare del tuo successo, cambiamento e superamento della difficoltà sessuale che vivi. Da questo passo il percorso inizia ad essere in discesa ed i tempi per raggiungere il tuo successo si accorciano notevolmente.
Il mio suggerimento: puoi chiedere aiuto a chiunque, ma ognuno ti dirà che per risolvere le difficoltà sessuali devi abbandonare la pornografia. Se non riesci a fare questo salto difficilmente risolverai le difficoltà e le conseguenze nella tua sfera sessuale e relazionale.
“Ma io voglio portare dentro di lei un video porno o voglio portare Corrado?”.
Come la vedo io
Un giorno mi dissi: “Ma io voglio portare dentro di lei un video porno o voglio portare Corrado?”. Da allora smisi con la pornografia e iniziai ad essere più me stesso nel rapporto sessuale.
Sono stato anch’io un porno-dipendente immerso per ore a cercare i video più eccitanti: tanto alla fine era sempre lo stesso finale senza più piacere. Era come una droga che mi richiamava dentro ad ogni occasione o spazio libero.
Mi resi conto che nell’atto sessuale simulavo qualcosa che avevo visto e che mi aveva eccitato e che allo stesso tempo non ero io. Non c’era il mio Cuore nell’atto sessuale. Era una sessualità quasi esclusivamente mentale, meccanica e simulata; volevo un certo tipo di rapporto la realtà non mi soddisfaceva mai. Tant’è che dopo aver fatto sesso tornavo a casa a guardare un video pornografico.
Il livello di dopamina era troppo alto a causa delle immagini forti dentro la mia testa e fantasia; solo il porno mi dava il piacere. Questo era assurdo e lontano dalla realtà.
Inoltre, la difficoltà di erezione era sempre più evidente in quanto il mio pene era stanco e poco sensibile.
Per come la vedo io ci vuole un grande atto di volontà e di riscoperta del piacere spontaneo e semplice. Agli uomini do sempre questa immagine: “Immagina un bambino di 5-6 anni che si tocca il pistolino. È un gesto di normale curiosità e scoperta del proprio corpo. Quel tocco genera una sensazione di piacere ed il corpo reagisce con un’erezione spontanea. Quel bimbo non è ancora influenzato da immagini pornografiche e non sa nulla del sesso, è ancora pulito e senza corazze. È la purezza del piacere. È così che dovremmo tornare a vivere il piacere ed il sesso, con la stessa purezza e semplicità, con naturalezza e stupore”.
Lo stupore! di sentire di nuovo il mio corpo, il piacere nel pene, le mie sane fantasie che facevano pulsare il mio pene di desiderio, di godere del tatto o dei gemiti veri di una donna. Risentire l’energia vitale in me e vedere il mondo attorno a me come reagisce e come cambiava nei rapporti e nel lavoro, nello sport.
Insegno agli uomini a stimolare la fantasia creando la donna ideale e l’ambientazione più eccitante; una fantasia ad episodi per sentire il corpo che richiama a quel piacere naturale e ad una sana voglia di fare l’amore.
Se anche tu ti sei rispecchiato in queste parole e vuoi tornare a sentirti te stesso la scelta è una sola: molla il porno.